
05/08/2013
Estratto dall'articolo di Roberto Rizzo da Corriere.it
Gli spazi ridotti e la richiesta di elevate efficienze hanno condotto i progettisti a utilizzare le tecnologie solari nate da una collaborazione tra il professor Marco Bianucci (Cnr Ismar-Istituto di scienze marine) e Giovanni Soldini, già ampiamente usate dal velista con successo nelle sue traversate.
Sono state utilizzate 391 celle solari in silicio monocristallino ad alta efficienza prodotte negli Stati Uniti, che garantiscono il 23% di efficienza contro una media delle celle tipiche sul mercato del 16-18%. Le spaziature tra le celle e tra i moduli sono state ridotte al minimo e non c’è il tradizionale vetro anteriore, ma le celle sono racchiuse tra strati di materiali plastici: l’Etfe (un film trasparente ultra-sottile di polivinilfluoruro che resiste all’invecchiamento atmosferico) e il Tpo (poliolefina termoplastica) al posto del tradizionale etilene più acetato di vinile. Questo fa sì che i moduli si possano curvare per seguire la forma della scocca dell’ auto. «Riusciamo a produrre moduli curvi anche perché le celle che usiamo sono ultra-sottili (135 micron contro i 180-200 micron di quelle tradizionali)», spiega Luca Bonci di Solbian Energie Alternative, l’azienda italiana che ha realizzato i moduli presso lo stabilimento di Avigliana (Torino). «Ci siamo occupati in particolare del processo di laminazione, cioè dell’incollaggio ad alta temperatura dei diversi strati di cui è composto il modulo. La mancanza del vetro anteriore e dell’acciaio fa sì che i nostri moduli siano leggeri (circa 2,2 kg/m² contro i 15-18 kg/m² per quelli tradizionali) e che risultino più semplici da riciclare».
Emilia III è un progetto a elevato contenuto tecnologico e rappresenta un laboratorio di studio unico sui materiali compositi e sulla mobilità solare ed elettrica. Ma potremo mai vedere in commercio un’auto 100% a energia solare? «A questo proposito, stiamo lavorando nel Torino E-District, un consorzio a cui partecipa anche il Centro ricerche Fiat, per un’auto a due posti 100% a energia solare con batterie agli ioni di litio, già in uno stadio avanzato di sviluppo», spiega Luca Bonci. «Avrà un'autonomia di circa 20 km e non potrà quindi essere utilizzata per lunghe o medie percorrenze, ma sarà una soluzione assai interessante per determinate applicazioni urbane, come le consegne delle poste o dei take-away».