
30/09/2013
Sono ormai pochi i giorni che ci dividono dalla partenza della Mini Transat 2013: una gara in solitario di elevata complessità, che si svolge ogni due anni e copre un percorso di 4200 miglia con una sola tappa intermedia.
Una competizione che si distingue dalle altre per l’impegno richiesto ai partecipanti, sia sul piano fisico sia su quello mentale, per l’assenza totale di confort e per la possibilità di comunicare unicamente con il comitato organizzatore. In questa gara l’imbarcazione ammessa è una sola: il Classe Mini 6.50, una barca dalle dimensioni estremamente ridotte che, nella categoria “prototipo” dà ampie possibilità nel campo progettuale, nella scelta dei materiali e nel design, rappresentando un terreno fertile per la sperimentazione di soluzioni innovative. Nella categoria “barche di serie” invece, i limiti imposti sono numerosi e rendono così più uniforme la tipologia di imbarcazioni che vi partecipano, dando di conseguenza maggior risalto alle capacità individuali dei navigatori. Quest’anno la Mini Transat partirà il 13 ottobre da Douarnenez, in Francia, effettuerà l’unica tappa intermedia prevista a Lanzarote, nelle Isole Canarie e terminerà a Pointe-à-Pitre in Guadalupa.
Tra i partecipanti di questa edizione troviamo Federico Cuciuc e Giancarlo Pedote, due navigatori che hanno scelto i pannelli Solbian per le proprie imbarcazioni da gara. Da un lato Your Sail ITA556 di Cuciuc, skipper del team Smart Ocean Racing e dall’altro Prysmian ITA 747 di Pedote. Quest’ultimo ha dedicato il mese di agosto alla messa a punto della propria barca, effettuando i controlli e le verifiche necessarie oltre alla manutenzione dei pezzi meccanici ed elettronici. In parallelo Pedote ha ripreso gli allenamenti in mare con il proprio allenatore e la preparazione a terra dedicando l’ultimo periodo prima della gara allo studio dei probabili modelli meteorologici che incontrerà prima verso le Canarie e in seguito in direzione delle Antille. Anche Cuciuc ha avuto modo di concentrarsi sulla preparazione fisica insieme ai propri istruttori e fare il punto della situazione sul piano del training mentale, l’alimentazione e la gestione dei bioritmi, tutti aspetti di primaria importanza quando si troverà ad affrontare il mare da solo a bordo di ITA556. Il velista romano è partito con un mese di anticipo alla volta della Bretagna per effettuare le ultime modifiche e adattamenti, in attesa che abbia inizio la più solitaria delle solitarie: la Mini Transat 2013.
