
14/08/2013
Domenica 11 agosto ha visto concludersi il Solar Decathlon China in svolgimento nella città di Datong.
All’evento hanno partecipato 22 team provenienti da più di 35 università con studenti di oltre 35 nazionalità diverse. Una competizione che ha posto come obiettivo la realizzazione di una casa ad energia solare che si dimostrasse efficace dal punto di vista dei costi, ad alta efficienza energetica e dall’aspetto accattivante. Lo scopo del concorso: dimostrare come queste abitazioni ad energia solare possano essere totalmente funzionali, confortevoli e diventare spazi sostenibili in cui vivere.
Il progetto Halo, che con il suo team ha conquistato il terzo gradino del podio, ha mostrato un’eccellente integrazione di questi 3 elementi.
Il gruppo svedese ha visto la partecipazione di 26 studenti, eterogenei dal punto di vista culturale, etnico e per background professionale.
L’obiettivo prefisso: comunicare al pubblico che insieme è possibile influenzare positivamente la capacità dell’architettura di adattarsi al nostro ambiente naturale.
Da qui è nato Halo che durante il Solar Decathlon China ha avuto particolare successo nei segmenti relativi ad ingegneria, comunicazione e applicazioni solari.
Nella parte di gara relativa all’ingegneria il team svedese ha infatti guadagnato il terzo posto. I giudici di gara si sono visti impegnati nel valutare la progettazione ingegneristica nonché la sua implementazione. Di Halo hanno evidenziato la capacità di produrre un sistema elegante e altamente efficiente con un contenitore eccezionale e un sofisticato impianto di ventilazione meccanica; una casa in grado di mantenere un’eccellente qualità dell’aria e confort anche nelle condizioni più difficili.
Il team si è poi guadagnato il primo posto nel segmento di gara relativo alla comunicazione. I giudici hanno evidenziato come, a partire da un concetto molto chiaro relativo al design della casa, gli studenti abbiano realizzato un’ identità visiva semplice, bella e chiara, decisamente in linea con il concetto di design della casa stessa. Dal sito al materiale espositivo, tutto è apparso in armonia con il progetto diventando un mezzo educativo di facile utilizzo e comprensione.
Infine, la giuria ha ritenuto Halo meritevole del secondo posto nella sezione “Applicazioni Solari” facendo riferimento alla grande attenzione per i dettagli, al cablaggio di pannelli e inverter pressochè invisibile e al modulo fotovoltaico, robusto e professionale. I giudici si sono detti inoltre colpiti dal progetto tecnicamente valido e ben dettagliato.
E’ proprio nelle applicazioni solari che è entrata in gioco anche l’Italia: i pannelli utilizzati per la copertura fotovoltaica dell’edificio sono stati forniti dall’azienda torinese Solbian Energie Alternative che ha collaborato al progetto assieme al partner Sabic, responsabile delle installazioni connesse a rete.
In chiusura dell’evento, Richard King, direttore dell’US Department of Energy’s Solar Decathlon, ha voluto sottolineare nel proprio discorso come il team svedese sia rimasto in cima alla classifica per tutta la gara concludendo poi con un’ottima prestazione. Si è inoltre soffermato su un particolare del progetto da lui particolarmente gradito: il fatto di dover riporre le scarpe in un contenitore accanto alla porta prima di entrare nell’abitazione. Al termine della visita, le scarpe potevano essere recuperate da un cesto posto presso la porta di servizio. La casa progettata per studenti universitari, come lui stesso ha affermato, è stata elogiata da tutti e questo le ha permesso di salire sul podio assieme agli altri vincitori di Solar Decathlon China 2013, conquistando il meritato terzo posto.